Cosa c'è di più dissetante di un bel bicchiere di tè freddo in estate? Poco e niente, ma se ci accorgiamo di esagerare con questa bevanda nasce spontaneo un dubbio: bere the fa male? Più che legittimo chiederselo e non è affatto una domanda dalla risposta così scontata: molti potrebbero pensare che non possa far male, magari perché non è una bibita gassata, e tanti altri invece se ne privano convinti che possa danneggiare l'organismo anche con un solo bicchiere. La verità, come in tutte le cose, è nel mezzo: è importante riuscirsi a controllare e non esagerare nel bere tè, perché in tal caso sì che può fare molto male.
A sostegno di questa tesi è giunta una testimonianza dall'America: un signore di 56 anni era solito bere quattro litri di the al giorno e nel giro di pochi anni ha perso la funzionalità dei reni. Il tè freddo in questo caso si è rivelato fatale, ma va osservato che la quantità consumata dall'americano in questione era davvero notevole; i medici lo avevano avvertito dei pericoli, si legge sul Corriere della Sera, ma lui non ha voluto sentire ragione e adesso dovrà vivere per sempre in dialisi. Sarà stata davvero tutta colpa della bevanda? Alcuni esperti se ne stanno ancora occupando, ma ciò non esclude che un eccessivo consumo di ossalati abbia avuto la sua parte di colpe.
Dunque bere tè freddo non fa male se ne bevete un bicchiere al giorno o poco più, l'importante è non confonderlo con l'acqua bevendolo appena avvertiamo un po' di sete; limitatene l'uso per non correre rischi, altrimenti potreste anche ingrassare senza accorgervene. La quantità tollerata dall'organismo varia da persona a persona ma in media si può bere 500 mg di the al giorno, purché non venga accompagnato da altri alimenti ricchi di ossalati; insomma, se proprio avete intensione di esagerare col tè freddo allora nell'arco della giornata dovrete controllare con attenzione la dieta.
Se soffrite di qualche patologia, soprattutto se collegata al funzionamento dei reni, consultate il medico prima di bere litri di the freddo!
La foto è tratta da Pixabay.com
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