I rimedi naturali della nonna per la puntura d'ape non sono pura fantasia: esistono davvero e sono veramente efficaci per contrastare gonfiore e arrossamento, ma anche per rendere meno in sopportabile il dolore, che il veleno di questo insetto inevitabilmente provoca. Bisogna fare molta attenzione a non essere punti dalle api perché magari siete allergici al loro veleno: è quindi consigliabile sapere sempre a cosa si è allergici, sottoponendosi con regolarità ai test allergologici. Se invece sapete perfettamente che non siete allergici, potete allora usare con tutta tranquillità le cure naturali per le punture d'api.
Se nel caso sfortunato un'ape vi dovesse pungere, quello che dovete fare immediatamente è estrarre il pungiglione: se riuscirete a toglierlo dalla vostra pelle entro venti secondi, il dolore non sarà acuto, perché meno veleno entrerà in circolo nel vostro corpo. Cosa fare, allora? Lo tirate fuori con una lama smussata, ma potete utilizzare anche una carta di credito.
Attenzione: non schiacciate la vescichetta del pungiglione perché potrebbe rompersi e riversare altro veleno nel sangue. Se non avete nulla a portata di mano, dovrete provare a estrarre il pungiglione con le dita e usare subito dopo un rimedio per la puntura d'ape: ponete il pollice e l'indice attorno al pungiglione - ma senza toccarlo - e premete la pelle come se doveste scoppiare un brufolo. La pinzetta è sconsigliata perché porterebbe alla rottura della sacca di veleno e il gonfiore sarebbe più evidente (e noi vi abbiamo già consigliato come fare per ridurlo notevolmente).
Attenzione: non schiacciate la vescichetta del pungiglione perché potrebbe rompersi e riversare altro veleno nel sangue. Se non avete nulla a portata di mano, dovrete provare a estrarre il pungiglione con le dita e usare subito dopo un rimedio per la puntura d'ape: ponete il pollice e l'indice attorno al pungiglione - ma senza toccarlo - e premete la pelle come se doveste scoppiare un brufolo. La pinzetta è sconsigliata perché porterebbe alla rottura della sacca di veleno e il gonfiore sarebbe più evidente (e noi vi abbiamo già consigliato come fare per ridurlo notevolmente).
Non appena avrete estratto il pungiglione - procedura fondamentale -, avvolgete dei cubetti di ghiaccio in un panno e adagiatelo sulla parte colpita dall'ape per mezz'ora. Proverete subito sollievo e la pelle si sgonfierà: potete ripetere l'operazione ogni ora, finché il fastidio si ridurrà. Dopodiché, userete uno dei rimedi naturali per la puntura di ape che trovate qui di seguito, che vi eviteranno di avere gonfiore per più di ventiquattro ore:
No, api e vespe non attaccano senza un motivo preciso e non si avvicinano solo per pungere: ci sono infatti piante e non solo che sono una vera e propria calamita per questi insetti. Dovete prestare attenzione anche al vostro profumo perché potrebbe contenere degli ingredienti estratti direttamente dai fiori.- Da cosa sono attratte vespe e api? Come evitare problemi;
- Che differenza c'è tra api e vespe? Ecco cosa devi sapere;
- Le punture di api e vespe in gravidanza sono pericolose per il feto?
- Argilla contro il gonfiore della puntura d'ape;
- Ghiaccio contro il gonfiore della puntura d'ape;
- Aglio, aceto, olio o limone contro il gonfiore della puntura d'ape;
- Gonfiore da puntura d'ape: i rimedi naturali in sintesi.
Che differenza c'è tra api e vespe? Ecco cosa devi sapere Bisogna sapere qual è la differenza tra api e vespe: uno di questi insetti è più pericoloso dell'altro perché quando punge non muore (l'altro, invece, si immola per salvare il proprio alveare). È quindi doveroso cercare di non infastidire vespe e api sia perché una loro puntura non è certo una passeggiata di salute - e in alcuni soggetti il veleno può provocare forti reazioni allergiche - sia per evitare di far morire un insetto innocente. Il fumo è un ottimo aiuto per allontanare api e vespe.
Le punture di api e vespe in gravidanza sono pericolose per il feto? È sempre meglio evitare, conoscendo le dovute precauzioni, di essere punti da una vespa o da un'ape in gravidanza perché tutto può diventare pericoloso in questo momento così delicato per ogni futura mamma: può capitare, infatti, che il veleno possa avere reazioni avverse sulla salute della donna, che può usare, quando è in stato interessate, pochi medicinali.
Argilla contro il gonfiore della puntura d'ape
Ci sono svariati rimedi della nonna per curare il gonfiore da puntura d'ape e uno di questi è l'argilla, che deve però essere usata facendo molta attenzione al metodo di preparazione: non è complicato, ma bisogna sempre fare attenzione alla quantità d'acqua e a quella dell'argilla per non creare una soluzione molto acquosa che non ha nessun effetto benefico sul gonfiore. Più in basso, troverete il giusto procedimento per usare l'argilla sul gonfiore da puntura d'ape.
Ghiaccio contro il gonfiore della puntura d'ape
Un'altra ottima cura naturale per la puntura d'ape è il ghiaccio: viene utilizzato per qualsiasi tipo di gonfiore, anche per quello dovuto al veleno di questo insetto. Prima di tutto va disinfettata la zona da trattare e poi bisogna premere il ghiaccio, avvolto in un fazzolettino di stoffa, per circa mezz'ora. Si può ripetere il trattamento col ghiaccio per il gonfiore d'ape anche per quattro o cinque volte al giorno.
Aglio, aceto, olio o limone contro il gonfiore della puntura d'ape
Abbiamo raccolto per voi, proprio qui di seguito, tutti i rimedi naturali per il gonfiore da puntura d'ape più efficaci:
- Il limone svolge una spiccata azione antinfiammatoria, riuscendo a contrastare le tossine. Inizialmente brucerà un po', ma è normale. Potete o bagnare la zona interessata con del succo di limone fresco o mettere direttamente una fetta di limone per venti minuti.
- L'argilla, oltre a essere utilissima per rendere la pelle perfetta, riesce a darvi una sensazione di freschezza e di piacere subito dopo la puntura dell'ape; inoltre, ha delle interessanti proprietà lenitive, utili in caso di contatto con l'insetto. Aggiungete a tre cucchiaini di argilla, uno di acqua e create una miscela da applicare sul gonfiore da veleno d'ape: eliminatela con acqua fredda solo quando si seccherà completamente.
- Fa puzzare l'alito e rende più pungente l'odore di sudore, ma l'aglio è ottimo per contrastare l'infezione dovuta alle punture di api: basta prendere uno spicchio, spaccarlo in due e usare la parte centrale, con leggeri movimenti circolari, per alcuni minuti sulla parte della pelle colpita. Lasciate agire per una decina di minuti e lavate con acqua fresca.
- L'aceto contrasta il veleno dell'ape ed è semplice applicarlo sulla pelle: usate una garza imbevuta di aceto e lasciatela in posa per venti minuti.
- Mischiate due cucchiaini di olio di lavanda con altri due di olio extravergine di oliva e usate il composto proprio come se fosse una crema. Lasciate che agisca per venti minuti. L'olio di lavanda svolgerà una potente azione antinfiammatoria mentre l'olio di oliva renderà la pelle più morbida e nutrita.
Gonfiore da puntura d'ape: i rimedi naturali in sintesi
Arrivati a questo punto, vi lasciamo un elenco dei rimedi naturali per punture di api più utili e che non hanno effetti indesiderati:
- Ghiaccio;
- Argilla;
- Limone;
- Aglio;
- Aceto;
- Aloe vera gel;
- Calendula;
- Cipolla;
- Patate;
- Melissa;
- Olio di arnica.
Questi rimedi della nonna per la puntura di ape vanno usati solo nel caso in cui non soffrite di alcuna allergia; altrimenti se notate, dopo esser stati attaccati dall'insetto, respiro corto, stanchezza e battito cardiaco accelerato, è bene recarsi il prima possibile al pronto soccorso.
La foto è tratta da Pixabay.com
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